Credi sia possibile una società multiculturale?

martedì 10 marzo 2009



Il Comitato Organizzatore VOLLA MUSIC FESTIVAL

credendo nel rispetto delle minoranze

avvalorando l'art. 3 della Carta scritta dai nostri Padri Costituenti,

appoggia e sostiene chi ama.

PUNTO.



(come da comunicato stampa a me segnalato)

PREMESSO CHE:
• L’associazione i Ken ONLUS nell’ultimo anno ha partecipato alla costruzione di un percorso istituzionale nell’ambito del Tavolo LGBT istituito dalla Giunta del Comune di Napoli presso l’Assessorato alle Pari Opportunità . Questa esperienza istituzionale traeva origine dal riconoscimento di un lungo periodo di lotta “on the road” di i Ken con Arcilesbica Napoli e il M.I.T. (Coordinamento GLT Campano) che chiedeva alle Istituzioni maggiori controlli per la tutela delle persone omosessuali e transessuali esposti alla ripetuta violenza e minacce in piazza Bellini e non solo.
• Nonostante ciò si deve registrare che l’impegno profuso gratuitamente in molte ore di riunione presso il Comune di Napoli, non ha prodotto nessuna azione efficace.
• Nel 2008 i Ken ha collaborato positivamente con tutte le associazioni napoletane GLT ;
• Grazie al Patrocinio dell'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli, a quello alle Pari Opportunità della Provincia di Napoli e alla Presidenza della Regione Campania e dalla CLMdN, i Ken ha potuto realizzare numerosi progetti tesi alla conoscenza della cultura omosessuale attraverso iniziative pubbliche anche nelle scuole ( tra essi ad es. rassegna cinematografica OMOVIES).
• Crediamo nel diritto costituzionale alla Manifestazione Pubblica del nostro dissenso.
• La politica di questo Governo costruisce pensieri fobici sulle differenze e lavora concretamente alla decostruzione di una cultura plurale ed alla riaffermazione di una società fondata sul conflitto tra NORMALITA e DIVERSITA’.
• Per noi il concetto di diversità, è un disvalore perché non integra i percorsi di vita della persona nella società. Pensiamo che 'essere diverso, in molti casi, viene percepito e vissuto dagli stessi diversi come una disuguaglianza sociale, congenita e minoritaria, quasi come se fosse una invalidità. Da ciò ne deriva una subalternità culturale e antropologica dei diversi ( oggetto di studio e non soggetto di diritto) rispetto alla cultura considerata ( dai media) egemonica, in quanto etero sessuata – quindi normale – ed alla quale si richiede (inutilmente) il riconoscimento al pari diritto civile per l'esistenza, l'affetto e l'integrazione. La cultura dominante, quindi, esercita la prerogativa egemonica attraverso il DIRITTO NATURALE che non ammette il DIVERSO nella sfera pubblica perché considerato NEMICO.
• Occorre una NUOVA PRASSI che ponga l'uomo e la donna al centro della soggettività nel pieno rispetto della CULTURA delle DIFFERENZE, dove ciascuna PERSONA è portatrice del proprio VALORE UMANO ASSOLUTO e delle proprie scelte di vita.
• Manca una forza sociale ed una rappresentanza parlamentare LGT a Roma che difenda e sostenga una politica d'integrazione e di sviluppo
DATO CHE:
• Dal 2007 i Ken ha sempre sostenuto il Roma Pride ed un’idea ampia della manifestazione dell’orgoglio GLT che avesse come contenuto un’ampia piattaforma sociale – Parità Dignità e Laicità.
• Sosteniamo con forza l’idea che il Pride Nazionale si svolga nella Capitale d’Italia;
• Non riteniamo che l’idea errante di Pride sia attuale perché, fuori Roma, essa è decontestualizzata dal Potere legislativo e dal Vaticano.
• La scelta della sede del Pride non ha coinvolto le realtà territoriali per una presenza “piena” alla manifestazione nazionale.
• Al sud i precari i disoccupati gli studenti e gli anziani non potrebbero sopportare troppe ore di viaggio e costi elevati per lunghi spostamenti.
• Genova è TROPPO lontana dal Sud
RITENIAMO CHE:
• La Campania e Napoli abbiano bisogno di un proprio PRIDE che riporti l’attenzione pubblica sui contenuti della LIBERTA’. della PARITA’ della DIGNITA’ e della LAICITA’ nelle scelte istituzionali.
• La Campania e Napoli debbano confrontarsi con se stesse e con le soggettività vittime di aggressione (persone GAY, LESBICHE, TRANS, ROM , IMMIGRATI, SECONDE GENERAZIONI E PERSONE DISABILI ...).
• Partendo da noi si debbano coinvolgere tutte le categorie sociali estendendo i temi della manifestazione per l' uguaglianza dei i diritti per i gay, le lesbiche e i e le trans, in un vero SOCIAL PRIDE, coinvolgendo studenti, lavoratori e lavoratrici, precari, disoccupati e collettivi.
• La Campania e Napoli debbano intervenire con un Napoli PRIDE che faccia discutere la regione sulla attuazione dei Diritti Umani e Civili delle persone GLT nel nostro territorio. Rileviamo che l’ingiustizia perpetrata a nostro danno sia sintomatica di una idea di società non democratica e non paritaria e che questo abbia trovato anche in Campania “terreno fertile”. Infatti anche da noi,lo Statuto Regionale non ha tutelato tutti e tutte nella disciplina dell’accesso ai diritti fondamentali come ad esempio di quello all’alloggio pubblico inserendo i nuclei familiari omosessuali tra quelli da tutelare.
• La Campania e Napoli debbano motivarsi ad una partecipazione PIENA e numerosa al Roma Pride 09;
• La Campania e Napoli debbano comunque informare e sostenere la manifestazione nazionale di Genova

INVITIAMO A PRATICARE:
• Una POLITICA DIFFERENTE, tanto nelle piazze quanto nella vita e chiediamo a tutti ed a tutte ( ed in particolare a gay, lesbiche e trans) di uscire dal proprio guscio individuale e confondersi tra la folla animando la nostra regione e le nostre città.
• Vi invitiamo a unirvi tra i più e le più, accanto gli uni alle altre, per praticare il NOSTRO UN DIRITTO UNIVERSALE.
• Vi chiediamo una PARTECIPAZIONE come UOMINI liberi e DONNE libere, come Genitori, come Amici, come Parenti di gay, lesbiche e trans, consapevoli che TUTTI ABBIAMO DIRITTO AD AMARE un uomo anche se sono uomo e una donna se sono una donna.
• Vi chiediamo di essere tra noi come UOMINI liberi e DONNE libere e di lottare affinché dalla Campania si levi una voce che chieda la depenalizzazione nel mondo per il reato di omosessualità e perché il diritto alla vita non sia dipendente dalla “fortuna” di nascere in uno Stato libero, e non in un Paese in cui l'amare una persona del proprio sesso comporti l'essere puniti, segregati o ammazzati.

Da uomini LIBERI e da donne LIBERE vi chiediamo di essere con noi e di condividere una piazza per gridare ai nostri Governi e a quelli del MONDO :AL NAPOLI PRIDE 09, LIBERI TUTTI E LIBERE TUTTE - PARITÀ, DIGNITÀ, LAICITÀ
MANIFESTAZIONE REGIONALE CONTRO OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE E VIOLENZA.

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